lunedì 4 febbraio 2013

Asilo nido: dati allarmanti in tutta Italia!

Tante le domande, scarse le offerte. Mal comune mezzo gaudio, perché il problema è generalizzato su tutto il territorio italiano: da Nord a Sud!
Costano tanto e soltanto pochi fortunati riescono a entrare nelle graduatorie o permettersi di pagare la retta di una struttura privata!
Del resto i dati delle graduatorie delle strutture pubbliche sono allarmanti: frequentano

  • solo 2 bambini su 10 nella fascia fino ai due anni
  • solo 1 bambino su 10 nella fascia fino a un anno
E la retta dell'asilo comunale? La retta costa cara, come dimostra una indagine di Cittadinanzattiva, che ha rilevato tra le altre cose anche notevoli differenze tra i Comuni del Nord e i Comuni del Sud: immaginando una famiglia 3 persone con un reddito lordo di 44.200 €, si va dai 70 € mensili di Catanzaro ai 547 € di Lecco!
A questo punto viene da interrogarsi sul perché di tante differenze. In parte possono dipendere dalle condizioni climatiche, che obbligano le strutture del Centro-Nord a sostenere costi più elevati per il riscaldamento delle aule; e poi sul bilancio familiare grava quella parte di spesa che che il Comune non può o ha scelto di non affrontare. Del resto ogni Comune è libero di scegliere dove e cosa tagliare dal bilancio della spesa pubblica, facendolo inevitabilmente ricadere sul bilancio delle famiglie.
Ecco il perché di così grandi differenze economiche!
Moli comuni allora si sono organizzati con proposte alternative: per esempio per i bambini sopra i due anni ci sono le sezioni primavera, attivate nelle Scuole dell'Infanzia, che utilizzando strutture già esistenti, abbassano i costi d gestione; altri Comuni hanno invece attivato le Tagesmutter, ovvero case private in cui i piccoli vengono accolti da addette formate e specializzate per accudire i bambini. In questo caso tuttavia va puntualizzato il problema della qualità, che spesso risulta discontinua, poiché dipende dalle risorse che il Comune e la Provincia destina alla formazione e all'aggiornamento delle educatrici delle Tagesmutter.

Nessun commento:

Posta un commento