martedì 31 gennaio 2012

Il rientro all'asilo

Dopo le vacanze di Natale abbiamo svoltato: voglio dire che il rientro all'asilo per Maria Sole è stato abbastanza problematico (e siamo ancora in alto mare).
Eppure i primi mesi sembravano quasi irrealistici: la mattina quando arrivavamo in aula tutti i suoi amichetti attaccati alle gonne, disperati sulle spalle delle loro mamme, in lacrime disperati; Maria Sole tranquilla, serena, entusiasta della novità: i giochi, gli amici, le maestre, gli scivoli di tutte le altezze e pendenze....
Addirittura la mattina, quando la vestivo e le chiedevo se voleva andare all'asilo mi rispondeva con tono sicuro e marcato un bel SIIHHHH....e io intanto che pensavo "mahhh, speriamo che duri!!!"

Neanche a dirlo, la pausa natalizia, quel maledetto virus intestinale che per una settimana non ci ha abbandonato e il cambio di maestra hanno fatto si che il rientro all'asilo non sia stato più tanto facile, anzi ogni mattina devo spronarla e convincerla, ricordandole i giochi, gli amici, le maestre, le canzoni!!!!

Certamente il passaggio alla nuova maestra Beatrice, in sostituzione della vecchia educatrice che è rimasta incinta, ha complicato il tutto: Maria Sole, come tutti i bimbi della sua età è routinaria e i cambiamenti repentini difficilmente li accetta senza problemi.


E così per fare digerire anche questa polpetta, Mamy Suny ha escogitato un gioco, il Teatrino dell'Asilo: ritagliato con carta e forbici e colorato a mano; ogni amichetto e le maestre caratterizzati con la foto personale (fotocopiata dalla foto di classe acquistata per Natale) che recitano la vita dell'asilo: si canta, si gioca, si mangia proprio come all'silo...

Provare per credere, sta funzionando e piano piano anche la polpetta Asilo la sta digerendo!!!!

giovedì 19 gennaio 2012

Il nostro banale rito della Buonanotte

Il rito della buonanotte, si sa, per molti bimbi può rappresentare un momento critico per il distacco dalla mamma, per il buio, per la fine dei giochi, per la conclusione delle attività e della giornata.

Per Maria Sole, fortunatamente il momento del sonno non ha mai rappresentato un grosso problema, anzi è sempre stata lei a suggerirmi quando la stanchezza sopraggiungeva; eppure da qualche tempo avevamo perso la giusta direzione, nel senso che dalla cameretta ci siamo spostate in sala e dalla sala al tappeto giochi...insomma il rito della nanna aveva finito per acquistare templi biblici: mezz'ora - tre quarti d'ora, con tanto di blocco totale di tutte le attività casalinghe ed extra-casalinghe: cucinare, pulire, ma anche solo banalmente guardare la televisione...
Il bello è che più passava il tempo più questa prassi si consolidava, mentre l'ora della nanna si trascinava inesorabilmente in avanti: le dieci, le undici e così via...

Una sera con babu, abbiamo deciso di interrompere la saga della "buonanotte che non arrivava mai" e ci siamo semplicemente limitati ad assecondare la pupina che, dopo avere salutato tutti, giochi compresi, con grande entusiasmo si è tuffata nel suo lettino e dopo qualche giro a pancia in giù e a pancia in sù si è addormentata come un angioletto.
Neanche a dirlo questo semplice e banale rituale è diventato il nostro rito della nanna.

Insomma se, sulla base di quello che ho sperimentato in questi mesi, volessi riassumere in quattro punti gli ingredienti essenziali per un rito della nanna (veloce ed efficace) potrei suggerire di:

  1. Individuare una attività che sia ben caratterizzata, meglio se unicamente destinata a quel particolare momento della giornata. Faccio un esempio, se la principale attività del bambino è rappresentata dalla lettura dei libri, il rito  della nanna, dovrebbe escludere il racconto di una favola!!! Personalmente con Maria Sole ho provato la classica lettura di una favola, e anche se era una storia fino a quel momento mai sentita, comunque essendo abituata a leggere tanto e di tutto, l'idea di ascoltare senza vedere e sfogliare, proprio non la convinceva, anzi la innnervosiva parecchio!!!
  2. Abbassare tutte le luci di casa e creare una atmosfera soffusa e romantica; non spegnerle immediatamente perchè il buio repentino crea uno stacco di atmosfera troppo forte che il bambino potrebbe rifiutare. Noi per esempio dopo avere salutato tutti, babu, ma anche i giochi, i vicini di casa, gli animali domestici dei vicini di casa ecc..., ci spostiamo nella cameretta dove ci accoglie una luce semibuia (per intenderci quei punti luce per bimbi che rimangono accesi tutta la notte). 
  3. Assecondare le esigenze del bambino!!! Ehhhhh già lo detta grossa, ma nohhhh!!! Una mamma sotto sotto conosce perfettamente il proprio pargolo e sa come gestirlo al meglio, basta solo ascoltarsi e ascoltarlo....Fino a poco tempo fa, benchè Maria Sole mi avesse più o meno chiaramente spiegato che le sarebbe tanto piaciuto andare dentro il lettino quando si avvicinava il momento della nanna, ho sempre cercato di non assecondata per paura che proprio il lettino si trasformasse nel suo principale tappeto di gioco.
  4. Fare si che il momento della nanna sia un momento di gioia e serenità e nel limite del possibile, rispettare i ritmi di sonno e di veglia del piccolo, senza forzature e restrizioni.

A questo punto non mi resta che augurarvi Buonanotte a tutti!!!!

venerdì 13 gennaio 2012

Tutta colpa di una briciola o poco più

Quando leggi sui vari manuali di puericultura e pediatria, che ho diligentemente studiato e assimilato, come muoversi in caso di soffocamento da bocconi ingurgitati, pensi "a noi non potrà mai accadere...impossibile!"

Beh a noi invece è accaduto. Una maledetta briciola o poco più di Parmiggiano Reggiano finita di traverso nella trachea della piccola Maria Sole.
Per circa un minuto non ha respirato ed io insieme a lei per la gran paura.
Memore dei miei studi pediatrici dilettantistici, l'ho inclinata con la faccia che guardava verso il pavimento, tre o quattro colpi secchi sulla schiena...eppure la bambina continuava a non respirare.


Allora mi sono fatta forza, l'ho presa per i piedi, capovolta a testa in giù, qualche pacca sulle sue costole e per fortuna, nonostante singhiozzasse per la paura, ha ricominciato a respirare mentre il volto, da violaceo che era diventato, riacquistava il suo candore di sempre.

Per fortuna che Mamy Suny ha buona memoria visiva e una certa applicazione allo studio ereditata dalle tante fatiche scolastiche, perché diversamente non sarei riuscita a mettere in atto una simile manovra.

In realtà le più recenti Linee Guida pediatriche a tal proposito sconsigliano di operare in questo modo e raccomandano invece una serie di operazioni che, a mio avviso, un genitore responsabile non può ignorare.

Per comprendere esattamente come comportarsi in situazioni analoghe collegati al video della Croce Rossa riportato qui di seguito: http://www.youtube.com/CroceRossa_manovre_di_disostruzione_pediatrica