martedì 28 agosto 2012

Spannolinare: qualche suggerimento (furbo) del nostro pediatra

Spannolinare...hmmmm....allora vorrei spiegarvi le nostre vicissitudini estive di pipì e pupù.
A fine giugno è finito l'asilo. L'obiettivo era quello di togliere il pannolino approfittando dei nostri pomeriggi passati in spiaggia, benchè la nostra educatrice Bea, detta Ba, avesse già più volte sostenuto che secondo lei Maria Sole non era ancora pronta.
Bene. Mamy Suny comunque è andata avanti per la sua strada: obiettivo togliere il pannolino "diurno" per la fine dell'estate.  D'altra parte Maria Sole qualche segnale buono me lo stava già dando: per esempio spesso mi chiamava quando aveva fatto cacca e pipì.
E allora, attrezzate di tutto il necessario (vasino rosa e mutandine firmate Disney) abbiamo intrapreso la nostra impresa casalinga.
Fatto sta che ho proceduto con un taglio drastico del pannolino a casa e al mare. Ho spiegato alla pupina che quando le scappava la cacca e la pipì avrebbe dovuto chiamarmi, perchè avremmo usato il vasino. Le ho dimostrato che anche mamma e papà usano un loro "vasino", più grande e le ho elogiato, almeno un centinaio di volte che è bello, divertente e straordinariamente entusiasmante usarlo.
Niente da fare. Maria Sole, si è vero mi chiamava, ma quando i giochi erano fatti: che si trattasse di pipì o di pupù, che fosse in giardino o sullo scivolo del mare, era indifferente: "Mamy caca!" ed io senza colpevolizzarla, le spiegavo che era stata brava, ma che la prossima volta avrebbe dovuto chiamarmi prima così avremmo usato il nostro vasino rosa. Subito dopo andavo a lavarla e a cambiare la mutandina, fino al prossimo episodio.
Se non che la scorsa settimana siamo andate dal nostro pediatra per la visita di routine dei due anni.
Bene. La dottoressa ci ha suggerito, putroppo mi verebbe da dire a fine Agosto, una strategia SPANNOLINAMENTO e qualche indicazione, che sia banale o furba spetterà a voi giudicare!
Provo a elencarle.
  1. La fase di spannolinamento sarebbe meglio che si realizzasse in estate, per ovvi motivi di praticità e di cambio vestiti e mutande, e comunque solo dopo i due anni-due anni e mezzo.
  2. Quando si inizia sarebbe meglio non tornare indietro sui propri passi: decisi e fermi si cerca di spiegare con calma la prassi del vasino, presentandolo come un amico, ma non come un gioco.
  3. Associare il momento del vasino sempre e solo al momento della pipì e della pupù, senza presentarlo come un gioco alternativo e nuovo.
  4. Procedere con gradualità, molta gradualità, senza forzare o esasperare il momento della pipi/pupù.  E comunque non avere fretta perchè ogni bambino ha i suoi tempi.
  5. Elogiare la bravura del piccolo dopo la seduta sul vasino e mostrare (nel caso ve ne fosse) il risultato, lodandolo ed esaltandone la perizia.
  6. Procedere per gradi: prima tappa togliere il pannolino di giorno, e soltanto dopo toglierlo anche la notte.
Per quanto riguarda la strategia "spannolinamento" la dottoressa ci ha indicato di procedere in questo modo:
Togliere il pannolino: la strategia della nostra pediatra
  • attendere che il pannolino di Maria Sole sia ben zuppo di pipì; a questo punto togliere il pannolino e metterle solo una mutandina;
  • dovremmo avere circa un'ora di autonomia, durante la quale dovrei approfittare per chiederle se le scappa;
  • dopo circa un'ora dovrebbe avere il primo stimolo: la mutandina si bagnerà. Il concetto chiave è che Maria Sole deve accorgersi della mutanda bagnata e provare un pò di fastidio, in modo che capisca e abbia necessità, negli episodi futuri di chiamarmi in caso di....
  • passati qualche decina di minuti, cambiare la mutandina e mettere un pannolino pulito. All'inizio si dovrà procedere con un solo ciclo "pannolino-mutanda", poi con gradualità si potrà passare a fare sempre più cicli, fino a quando avrà pieno controllo e gestione dello stimolo.
Per il momento questa è solo teoria, ma a me pare una buona teoria. Prometto che vi aggiornerò nelle prossime settimane sui risultati ottenuti.

mercoledì 22 agosto 2012

Sacco nanna: 3 buoni motivi per usarlo, anche in estate!

In casa Mamy Suny il sacco nanna ha sempre riscosso grande successo: fin dai primi mesi ( Maria Sole è nata in luglio) l'ho usato al posto di una normale copertina, che spesso per via delle sue notti movimentate finiva per accartociarsi in fondo alla culla. Eppure pensi al sacco-nanna e immediatamente il tuo cervello si connette con i freddi paesaggi scandinavi, le fredde notti di montagna, neve o quantomeno freddo, freddo e ancora freddo.
In realtà di sacchi nanna ne esistono di tutte le misure e pesantezze, per adattarsi a qualsiasiasi temperatura, dalla più rigida alla più mite: con o senza maniche, con cerniere completamente o semi-apribili, ma quello che conta è controllare accuratamente pesantezza e spessore, che di solito sono indicati in TOG, nonchè la misura, che non deve essere troppo abbondante, ma giusta per le dimensioni del bimbo.

Dicevo 3 buoni motivi per usarlo, anche in estate.
  1. Maria Sole con le coperte non è mai andata d'accordo, perchè nel sonno, fin da piccolissima si è sempre mossa tanto e la coperta di turno finiva accartociata in fondo alla culla, per ritrovarsi a dormire sempre scoperta. Per questo, su suggerimento (saggio) di un'amica, ho deciso di iniziare ad usare il sacco-nanna, che essendo dotato di un elastico in corrispondenza del torace, le impediva di scivolare all'interno e sopratutto la teneva sempre coperta.
  2. Maria Sole è nata in estate. All'inizio di luglio le giornate sono afose e spesso accendevo l'aria condizionata anche di notte. Per evitare che si scoprisse e che soffrisse le correnti di aria, ho sempre usato per la notte un sacco nanna in versione estiva (0,5 TOG/spessore) ideale per temperature comprese tra 24° e 27°. Ancora adesso uso per la notte, quando l'aria condizionata è accesa, lo stesso sacco nanna, ovviamente più grande e adatto per bambini di due anni.
  3. Maria Sole in macchina si addormenta. A tanti bambini succede, e per fortuna, mi verrebbe da dire! E tuttavia, quando capita nelle fredde serate invernali, spesso mi è capitato, una volta giunta a casa, di doverla svegliare per svestirla e toglerle giacca a vento, scarpe, sciarpa, berratta e quant'altro! Lei finiva per svegliarsi completamente e addio Nanna!!!! Poi ho trovato un sacco nanna - molto furbo - perchè si può posizionare sul seggiolino auto, grazie ad un sistema con cerniera apribile in due direzioni che permette il passaggio delle cinture di sicurezza! Si chiama Hopper, di concezione olandese, estramente versatile e multifunzionale, è stato studiato proprio per semplificare gli spostamenti in macchina con i bambini, perchè si adatta a tutti i seggiolini auto, ma allo stesso tempo si può usare anche e sopratutto come sacco nanna.

L'azienda, Lodger, specializzata nella produzione di accessori per lo spostamento dei bebè (sacchi-nanna, marsupi e sacchi da passeggino), realizza sacchi-nanna di spessori e pesantezze diverse, che si adattano alle temperature di tutte le stagioni: inverno, primavera ed estate.
Di seguito provo ad elencare le varie pesantezze disponibili, che tra l'altro ho usato in tutte le versioni:

Spessore/TOG
Stagione
Temperature
0,5
Estate
ideale per temperature tra 24° e 27°
1,0
Primavera
ideale per temperature tra 20° e 24°
2,5
Autunno/Inverno
ideale per temperature tra 16° e 20°


Sono questi i 3 buoni motivi che mi hanno spinto non solo ad usarlo in estate come in inverno, ma anche a venderlo nel mio negozio on-line.
Se ti interessano i sacchi nanna Hopper, visita la pagina del mio negozio dedicata: http://www.babylike.it/sacchi-nanna/