giovedì 23 febbraio 2012

Guida allo svezzamento

Tutte ci siamo passate e tutte l'abbiamo superato più o meno bene.
Io personalmete prima di arrivarci avevo curiosità e premura, per tanti motivi: la voglia di "liberarmi" della responsabilità di produrre latte (fino a 5 mesi ho allattato al seno e del latte artificiale Maria Sole non ne voleva proprio sapere), la curiosità di farle sentire nuovi gusti e sapori e, non lo nascondo, il desiderio di ricominciare a vivere una vita più normale, non scandita ogni tre ore o anche meno dalle sue poppate.
Eppure quando ci siamo arrivate, allo scadere del 5° mese, mi sono resa conto che la faccenda non era proprio così semplice, benché Maria Sole abbia accettato di buon grado cucchiaio, frutta grattugiata e quant'altro.
Abbiamo proceduto come da copione: all'inizio la merenda del pomeriggio a base di frutta (mela o pera), poi la pappa del pranzo a base di farina di riso e brodo vegetale, poi la pappa della sera e per finire l'introduzione delle proteine.
Non voglio sindacare sulle modalità di svezzamento, perché tanto è stato scritto da esperti del settore e ogni pediatra, tra l'altro, ci istruisce nei minimi dettagli; quello invece su cui vorrei concentrarmi sono i risvolti comportamentali dello svezzamento; vorrei cioè suggerire a tutte quelle mamme che stanno vivendo o vivranno questa straordinaria fase alcune indicazioni che ritengo utili.

  1. Non avere fretta. Non è detto che tuo figlio, allo scadere di una determinata data sia pronto per vivere questo cambiamento. Se rifiuta la pappa, se sputa, se oppone resistenza, non insistere, prova dopo qualche giorno.
  2. Gradualità. Gradualità nell'introduzione di nuovi alimenti, come nel passaggio dal seno alla pappa. L'ideale sarebbe provare all'inizio con qualche cucchiaio di pappa e terminare il pasto con la poppata.
  3. Ricordati sempre che il passaggio dal seno morbido e rassicurante della mamma al cucchiaio di plastica non sempre potrebbe essere gradito. Prova a immedesimarti di più nella testa di tuo figlio!
  4. Evita di usare il biberon per somministrare la pappa; un errore frequente infatti è quello di cadere nella tentazione aggiungere al latte biscotti, farine e liofilizzati.
  5. Cerca, nel limite del possibile, di evitare di usare giochini o improvvisare teatrini per farlo mangiare. Le buone abitudini alimentari si imparano fin da piccolissimi e quando il piccolo mangia dovrebbe avere consapevolezza dei sapori del senso di sazietà. Io, per esempio non sono riuscita a resistere al trucchetto giochino, e ancora adesso, a 19 mesi suonati, Maria Sole mangia solo con una distrazione.
  6. Intorno ai 9-12 mesi le pappe di mamma e papà inizieranno ad esercitare una speciale attrazione per il piccolo che starà già seduto autonomamente e comincerà a voler usare le mani per mangiare. Lascialo sperimentare nuovi sapori e cerca di assecondare i suoi gusti. Non ostinarti a somministrare ancora pappine insipide se il piccolo manifesta interesse per i cibi da grande e introduci con gradualità nuovi gusti anche nella sua dieta giornaliera. 
  7. Lascia fare mamma! Permetti che il bambino inizi a mangiare da solo, con le mani; ben presto imparerà ad usare il cucchiaio e mangiare sarà per lui una grande soddisfazione, oltre che un'occasione per acquisire maggiore autostima e indipendenza.
Bene, a questo punto non mi resta che augurarvi Buon Appetito!

Per maggiori informazioni sulle modalità di svezzamento il Ministero della Salute ha pubblicato la Guida "Quando nasce un Bambino", con una parte dedicata all'allattamento e svezzamento, a cura del Dott. Riccardo Davanzo, pediatra-neonatologo dell'IRCCS - Ospedale Burlo Garofalo di Trieste: http://www.salute.gov.it/Opuscolo_quandonasceunbambino.pdf

martedì 21 febbraio 2012

Cuscino da allattamento: 4+1 usi

Allattare: il momento più intimo che la mamma possa intrattenere con suo figlio. Nutrirlo e amarlo, con un solo gesto doni a tuo figlio tutto quello di cui ha bisogno.
Tante le posizioni e le modalità. La più diffusa, senza dubbio, quella da sedute con il bambino appoggiato sulle gambe e sul braccio.
Eppure quando il bambino è appena nato quasi quasi hai la sensazione di perderlo, che ti cada dalle braccia.
Molte donne usano allora il cuscino da allattamento, una ciambella da posizionare davanti alla pancia che dona sostegno al bambino senza che la mamma si affatichi per reggerlo.
Il mio cuscino da allattamento
nel letto matrimoniale
Io personalmente l'ho usato fin dai primissimi giorni, diventando l'oggetto indispensabile dell'allattamento, dopo ovviamente tetta e latte.
La mia ciambella la trascinavo ovunque: dai nonni, dai suoceri, al ristorante, perché senza non ritrovavo la "nostra" posizione più comoda.
Ma l'impiego di quel cuscino non finisce lì perché diventa anche al bisogno riduttore per lettino, recinto da gioco, cuscino per la mamma, ma anche sponda per lettone quando il pupino, finirà per dormire, nel lettone di mamma e papà (per carità, intendo dire solo ogni tanto)!!!!

giovedì 16 febbraio 2012

La forza dell'insicurezza

Non so voi ma io personalmente ho sempre dovuto combattere duro con la mia insicurezza: a scuola, nello sport, nelle relazioni e figuriamoci a maggior ragione nel nuovo ruolo di mamma.
I primi mesi dopo la nascita di Maria Sole sono stati particolarmente difficili in questo senso: la paura e l'insicurezza spesso prendevano il sopravvento; il timore di non avere abbastanza latte, il timore di non essere all'altezza della situazione, il timore di non capire le esigenze della bambina, insomma il timore della mia ombra.

Col tempo e con l'aiuto delle persone più care sono poi riuscita ad accettarmi e a gestire quelle insicurezze, che sono diventate uno spunto di analisi e quindi un punto di forza.
Col tempo ho capito che una mamma, la mamma di tua figlia, sa sempre come deve comportarsi, fa sempre la scelta migliore per sua figlia, deve solo imparare ad ascoltarsi di più e seguire il proprio istinto di mamma.
Come mi disse mia sorella in uno dei miei momenti di sconforto:"Tu sei la mamma e la mamma ha sempre ragione!".
E' proprio così, prova a pensarci e se, come capita spesso, la famiglia, gli amici, ti consigliano o addirittura criticano certe tue scelte o posizioni, raccogli i suggerimenti, fanne tesoro ma fai sempre e solo la tua personale scelta.

Ho impiegato diversi mesi prima di arrivare a conquistare questa consapevolezza; e ora che mi sento più "mamma" mi dico sempre che con il prossimo sarà diverso, perché non dovrò partire da zero.
Eppure Maria Sole, che è la primogenita, si meritava una mamma 100% mamma fin dal primo giorno, no? O forse con il prossimo figlio mi dovrò confrontare con altri problemi, altre esigenze, un altro individuo...e sarà tutto diverso.

venerdì 10 febbraio 2012

Il mini-prontuario del raffreddore

Ogni scusa è buona per prendere il raffreddore! Basta poco, 5 minuti o anche meno: l'aria viziata del supermercato, lo sputacchio di qualche amichetto malato, un pò di freddo e i giochi sono fatti: in men che non si dica ti ritrovi con addosso un raffreddore che ti trascinerai per circa una settimana. E se sei fortunato riesci a risparmiarti il fastidio della febbre.


Ma che cosa è il raffreddore?
Si tratta precisamente di una rinite, una infiammazione acuta della mucosa nasale faringea.
Quali sono le cause?
E' tutta colpa di un virus. Se ne conoscono circa 200 tipi; sono dei mutoidi, nel senso che hanno una straordinaria capacità di mutare velocemente e questo spiega come mai siano possibili episodi anche a breve distanza l'uno dall'altro. D'altro canto il nostro sistema immunitario non è in grado di sviluppare difese efficaci e durature.
I sintomi
La mucosa nasale è congestionata e per questo il naso cola, o nella migliore delle ipotesi lo si avverte chiuso.
Possono associarsi:
  • mal di testa
  • febbre
  • starnuti ripetuti
  • lacrimazione
  • attenuazione dell'odorato e del gusto. Per questo nei bambini si nota una certa inappetenza. Maria Sole, per esempio in questi giorni non sta mangiando nulla. Io, invece, che sono grande e vaccinata e che col raffreddore oramai ho imparato a convivere civilmente, la fame continuo ad avvertirla....
  • sensazione di ovattamento-ottundimento
  • voce nasale
  • maggiore difficoltà alla percezione di suoni e rumori.
Insomma, è proprio il caso di dirlo, per un banale raffreddore sembra che ti crolli il mondo addosso....anche perché trattandosi di una infezione virale la terapia non può che essere esclusivamente sintomatica; cioè in altre parole è possibile soltanto alleviare il fastidio dei sintomi.

Dopo ben trent'anni di convivenza con un raffreddore che non mi abbandona mai (neanche d'estate) e per quello che sto vivendo da Mamy Suny, posso affermare con orgoglio di essere una esperta di "riniti".
Suggerisco alcuni espedienti:

  1. La prima fondamentale regola è bere: cercare di bere tanto, dall'acqua alla camomilla, dalle tisane al latte, meglio se caldi e con un cucchiaio di miele.
  2. Dormire con uno o due cuscini, in modo che la testa e il busto stiano leggermente inclinati e il muco, che occlude le vie nasali riesca comunque a defluire.
  3. Stare al caldo, ben coperti e in casa. 
  4. Non esporsi al freddo e, neanche a dirlo, non esporsi ad altre fonti virali: evitare quindi, nel limite del possibile, asilo, supermercati, sale d'attesa degli ambulatori pediatrici, ecc...
  5. Spruzzare una o due volte al giorno un decongestionante nasale, per liberare il naso, respirare meglio e dormire meglio. Per questo motivo suggerisco di spruzzare l'ultima inalazione prima del sonno notturno.
  6. Al bisogno somministrare tachipirina per attenuare i sintomi dell'infiammazione.
Infine, visto che sono in vena di suggerimenti, vorrei segnalare come, nonostante sia ufficialmente riconosciuto dalla medicina pediatrica la necessità, in caso di raffreddore, di adottare alcuni rimedi quali sedute di areosol e inalazioni di soluzione fisiologica, io personalmente vi ho rinunciato.
Ho infatti riscontrato come nonostante mi prodigassi con tanto amore nel somministrare a Maria Sole areosol e soluzioni fisiologiche, la situazione raffreddore non migliorasse.
Ma dico io, avete mai provato a spruzzarvi 5 cc di acqua nel naso in posizione distesa? Vi assicuro che non è un gran piacere!!!!!